I recenti eventi sismici e alluvionali che hanno sconvolto il patrimonio edilizio di gran parte del centro Italia hanno riproposto in maniera drammatica il tema della della prevenzione e della sicurezza degli insediamenti e delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale. Casa Italia: Il governo attraverso un poderoso piano ventennale di investimenti ( 50 miliardi di euro) affidato al prof. Giovanni Azzone e che si avvale della collaborazione dell’architetto e senatore Renzo Piano ha come obiettivi quelli di sviluppare, ottimizzare e integrare strumenti finalizzati alla cura e alla valorizzazione del territorio e delle aree urbane nonché del patrimonio abitativo, anche in riferimento alla sicurezza e all’efficienza energetica degli edifici.
Casa Italia dovrebbe andare ben oltre gli incentivi per la messa in sicurezza degli edifici privati (detrazione fiscale del 65 per cento sugli interventi antisismici) e dovrebbe comprendere anche alcuni interventi già in cantiere: quelli per l’ammodernamento delle scuole (affidate a una unità tecnica specifica) quelli sul dissesto idrogeologico; quelli per la riqualificazione delle periferie (delle quali già si occupa Renzo Piano), quelli relativi all’agibilità di 25mila case popolari e quelli per mettere al sicuro strade e ferrovie, con il contributo di Ferrovie dello Stato.
I progetti pilota: quale primo atto di Casa Italia il governo ha stanziato 25 milioni di euro per i cantieri che saranno aperti a Catania, Feltre, Foligno, Gorizia, Isernia, Piedimonte Matese, Potenza, Reggio Calabria, Sora e Sulmona. In ogni comune, in accordo con le amministrazioni locali, sarà trovato un immobile pubblico residenziale abitato dove fare i lavori per ridurne la vulnerabilità dell’edificio, migliorando la qualità dell’abitare. Il tutto all’insegna di reagire, ricostruire ma anche, e soprattutto, prevenire.